Di certo non lo stesso scenario dell’aeroporto ha fatto da cornice alla stupenda giornata di domenica 23 luglio 2017; infatti, i sei fortunati paracadutisti che hanno effettuato il “primo lancio intenzionale su specchi d’acqua”, lo hanno fatto nelle fresche acque del lago d’Idro.
Tutto è iniziato con una semplice telefonata, dove ho subito accettato l’opportunità offertami dal presidente Richini Antonello per un’attività molto speciale.
È stata solo questione di giorni e mi sono trovato a Brescia, in compagnia dell’IP Lodigiani, dove ho svolto prima il corso teorico per la preparazione tecnico-mentale e successivamente a Padenghe del Garda per la preparazione fisica in acqua.
Le procedure per la discesa e per l’atterraggio le ho subito assimilate alla perfezione, ripetute più e più volte nella mia mente fino al fatidico giorno.
L’attesa a Cremona è stata snervante, non vedevo l’ora di essere sul Pilatus in direzione nord per questa nuova fantastica avventura.
Effettuato il breefing ci siamo imbragati e abbiamo aspettato che quel bestione giallo venisse a prenderci; poi, tra un “Parà.. Folgore!” e una foto, eccolo arrivare, in tutta la sua eleganza e potenza. Era proprio il nostro PC6!
Fatto il rifornimento e la procedura per l’imbarco abbiamo preso il volo.
Ci siamo goduti circa 20 minuti di viaggio tra campagne, città, montagne e… lago! Ed eccolo, proprio sotto di noi.
Era il momento! Quando il DL ha urlato i “cinque minuti” la porta si è spalancata. Un minuto al lancio, alla porta e via! Il conteggio, paracadute aperto alla perfezione e davanti a me una vista tutta nuova, tra montagne, lago e nuovi colori, una sensazione stupenda.
Tutto è andato secondo i piani e l’entrata in acqua e il galleggiamento sono stati un gioco da ragazzi.
Recuperati paracadute e paracadutisti dalle varie imbarcazioni siamo stati portati a riva dove siamo subito andati a “stendere” i paracadute per l’asciugatura.
Un ringraziamento alla Sez. ANPdI Lago d’Idro ed in primis al Presidente Par. Mario Marcotulli per la magnifica opportunità.
Insomma, un’esperienza unica che potrebbe diventare ancora più unica senza fare tanti chilometri… perché il lago d’Idro è vicino, ma il lago d’Iseo è molto più vicino. Speriamo!
Par. Mattia Re