Quando mi hanno chiesto di scrivere quest’articolo mi sono detto “Stavolta mi hanno fregato. E adesso cosa racconto?”.
Limitarsi a descrivere come è stato il corso mi sembrava riduttivo, stilare un’elenco cronologico non credo sia cosa che entusiasmi.
Ed allora mi è parso più bello far parlare i protagonisti di questa avventura.
“Ma sei pazza?” ecco la domanda che tutti mi facevano dopo avermi chiesto quale fosse la mia passione, e questo corso mi ha dato la possibilità di realizzare il mio sogno. È stata molto dura, ma era quello che volevo più di ogni altra cosa, Ho conosciuto persone stupende che non mi hanno mai abbandonato, anzi erano sempre pronte ad aiutarmi nei momenti che pensavo di non farcela. La più piccola del gruppo e unica ragazza, ma non sentivo la differenza, siamo diventati una squadra e spero al più presto di raggiungervi nell’immensità del cielo.
Chiara
Al primo lancio quando ero sull’aereo tra me e me ho pensato “Ma chi me l’ha fatto fare”….poi appena mi sono lanciato, inizialmente non pensavo a nulla ma dopo mentre ero in aria ho detto “che figata”.
Appena atterrato volevo già lanciarmi e tutt’ora guardo il cielo e mi viene voglia di lanciarmi nuovamente
Giacomo
Che dire, un’esperienza unica! Non avrei mai pensato che era cosi dura. Ma alla soglia dei 55 essere quasi riuscito a raggiungere il mio obbiettivo del lancio sono soddisfatto.
E’ una cosa bellissima vedere che tutto il gruppo e tutti gli altri paracadutisti non ti lasciano solo ora devo cercare di fare un altro sforzo per riuscire a decorare il mio quadro.
Grazie di tutto a tutti voi.
Mario
Il corso è stato davvero duro e mi ha fatto tornare con la mente ai tempi della SMIPAR, ai primi lanci ed all’anno da parà.
Riprendere l’attività ha fatto riemergere il paracadutista di un tempo.
Devo ammettere che il corso è stato duro e selettivo, ma non ho mai ceduto ed ho sempre puntato al risultato finale.
Il primo lancio dopo tanti anni è stato davvero emozionante e tornerò presto sul campo di lamcio. Non vedo l’ora!
Isidoro
E’ stato un corso non facile, sicuramente un corso che possono fare tutti, uomini e donne, ma non è per per tutti.
Nel senso che è un corso pesante sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista mentale. Va dato atto a chi ha partecipato all’XI corso, e a chi vorrà partecipare ai prossimi corsi, che è un impegno, ed è un impegno serio. E va fatto ritagliandosi il tempo dal lavoro, dalla famiglia e dalle questioni quotidiane, che però è adatto a tutte quelle persone che vogliono fare una sfida con se stessi e riuscire in qualcosa di bello. E’ molto entusiasmante la parte di addestramento formale che viene fatta durante il corso, ed in particolare il minuto di silenzio che apre ogni lezione. La ritengo importante perché in un mondo che si prospetta sempre con meno valori e considerazione di quello che è stato il nostro passato, avere un’associazione che all’inizio di ogni attività si ferma a ricordare quelli che sono stati i nostri soldati ed i nostri caduti dia un senso ed un valore al significato di Patria. Il corso in se è stato difficile e molto serio, quindi un grazie all’istruttore Zenoni ed a chi lo ha aiutato, ed è stato affrontato da parte di tutti gli allievi in maniera altrettanto seria. Il fatto che vi siano stati due allievi su sei che hanno dovuto posticipare l’esame è una testimonianza di di quanto detto, sia per chi ha preso la decisione, sia da parte dei ragazzi che sosterranno l’impegno fare gli esami più avanti e superarli.
Un’altra cosa che mi ha colpito è la diversità anagrafica dei partecipanti, che, pur essendo un’attività che richiede una certa preparazione fisica, è stato caratterizzato da un età media piuttosto alta. Questo credo sia d’esempio per le nuove leve di impegno ed entusiasmo che serve.
Chi vorrà parteciparvi nei prossimi anni dovrà essere conscio che è una sfida prima di tutto con se stessi e che però è una cosa che merita d’essere fatta.
Per quello che mi riguarda spingerò le persone ad entrare a far parte di questa famiglia.
Cristian
Per me il corso è stata una sfida fin dall’inizio. Erano vent’anni che mi domandavo se mai fossi riuscito a lanciarmi da un aereo,
quindi l’ho vissuto come una possibilità unica, dando tutto ciò che avevo.
Le fatiche del corso sono state ampiamente ripagate dalle amicizie che si sono create e dal successo finale dei lanci di brevetto.
I quali, fino all’ultimo, non li ho mai ritenuti certi, la paura di rinunciare alla porta era sempre dietro l’angolo.
Ora sono un Paracadutista e ne sono fiero ed orgoglioso.
Un grazie a tutti quelli che mi hanno portato ad esserlo.
Giovanni






