Per una ventina di minuti l’umida serata di uno strano tiepido ottobre camuno è parsa essere l’inizio di quella notte di 77 anni fa dove in quell’imbuto naturale tra il Mar Mediterraneo e la depressione di El Qattara, i nostri soldati erano illuminati dai bagliori delle artiglierie inglesi che precedevano il primo dei tanti assalti che seguirono.
La classica ma mai scontata cerimonia semplice, tanto voluta dal direttivo di Sezione qualche anno fa e tanto apprezzata dai soci, ha voluto ricordare quelle giornate che portarono tanta gloria quanta sofferenza e distruzione.
Dapprima l’introduzione del Presidente Par. Antonello Richini, a seguire la posa di un omaggio floreale al nostro Monumento con quella piccola urna contenente la sabbia del campo di battaglia e successivamente le note del Silenzio e la lettura di un passo dal Libro Takfìr, scritto a quattro mani da Paolo Caccia Domioni e Giuseppe Izzo.
In conclusione la consegna degli attestati ai tre Paracadutisti del XII Corso abilitati solo qualche mese fa e già con un non indifferente numero di lanci a testa, segno che quel seme lasciato in quell’arido deserto 77 anni fa è stato talmente di buona qualità da continuare a generare frutti, seppur dopo tanti anni, seppur in tempi avversi, ma grazie a chi non vuole dimenticare.



