

Domenica 5 dicembre a Sonico, abbiamo ricordato la figura del prete paracadutista, monsignorVittorio Bonomelli, in una cerimonia che si è svolta in mattinata prima al santuario della Madonna di Valcapes in Pradella poi con la Santa Messa nella chiesa parrocchiale sonicese, presieduta da S.E.R Domenico Sigalini, Vescovo emerito di Palestrina e dal parroco don Marco Iacomino.
Presenti alla cerimonia molteplici Associazioni d’ Arma, il Sindaco di Sonico Ing. Gianbattista Pasquini che, nel suo intervento, ha tracciato un bellissimo profilo di don Vittorio, raccontando anche alcuni aneddoti sulla vita dell’ eroico sacerdote quando era parroco nel piccolo paese camuno.
Da giovane prete, don Vittorio Bonomelli, originario di Valle di Saviore, partecipò alla Guerra di Liberazione Italiana nello Special Forces 1 britannico e venne paracadutato nel luglio del 1944 sulle campagne di Calvisano (Brescia) con il compito di distruggere con delle bombe incendiarie, un aereo americano finito nelle mani dei tedeschi, affinchè questi non lo potessero utilizzare.
La missione riuscì, e il giovane sacerdote si rifugiò nella Bergamasca, dove continuò ad operare a fianco degli Inglesi fino al termine della Guerra.
Durante l’omelia, Monsignor Sigalini, ha ricordato come da seminarista conobbe don Vittorio, apprezzandone le doti umane e il grande entusiasmo, definendolo sotto certi punti di vista, un profeta.
Durante la cerimonia sono stati consegnati dei riconoscimenti alla Signora Stefania Sangiorgi di Sonico, di recente nominata Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, per il suo impegno come Caposala presso l’ Ospedale di Esine ai tempi dell’emergenza Covid19 e al Dott. Alberto Panzeri, direttore della Gazzetta delle Valli, per l’informazione precisa e puntuale che fornisce con il suo quotidiano on line.
All’ interno dell’ evento ha trovato posto anche la consegna del piastrino di riconoscimento dell’Alpino Luigi Funazzi, nativo di Sonico, ai famigliari.
Funazzi, reduce del fronte Greco-Albanese e della ritirata di Russia dove si meritò un encomio per il suo eroismo durante la battaglia di Nikolajewka, morì a soli 39 anni pochi anni dopo la fine della guerra, e il suo piastrino, probabilmente perso dopo i fatti dell’8 settembre, venne trovato per caso, per poi finire nella bottega di un antiquario dove venne acquistato da un ricercatore di Varese, il Sig. Legnani, che contattò il presidente dell’ A.N.E.I. di Valle Camonica Sig. Branchi, il quale si prodigò per avere il piastrino e riconsegnarlo al figlio e al fratello.
Grande è stato per noi l’ orgoglio, di poter ospitare all’interno della nostra annuale cerimonia, questo bellissimo momento.
Nel suo discorso finale il Presidente della Sezione Antonello Richini, ha ringraziato tutti per la partecipazione, augurandosi che presto ci si possa incontrare con più libertà e più frequentemente.
La mattinata si è conclusa con l’omaggio ai Caduti di tutte le guerre presso il locale monumento































